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Galeazzo Sanseverino, colui che incantò le corti europee, fu tra i migliori amici di Leonardo e modello ispiratore di Michelangelo.

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domenica 4 aprile 2021

Galeazzo Sanseverino, figlio di Roberto Sanseverino D’Aragona nacque a Napoli nel 1458 da Roberto Sanseverino d’Aragona , conte di Caiazzo e Giovanna da Correggio. Fu educato da maestri d'armi e dallo studioso Pietro del Monte e fu amico di Leonardo da Vinci con cui condivise gli appartamenti di Milano. Nel celebre dipinto “l’Ultima cena” fu proprio a Galeazzo che fu riservato uno dei ritratti dei volti rappresentati nell'opera,

A partire dal 1483, Galeazzo e il fratello Gian Francesco entrarono al servizio del duca di Bari, poi duca di Milano, Ludovico Sforza detto il Moro,

Galeazzo in particolare divenne subito il prediletto di Ludovico, il quale dovette certo riconoscerne le ottime qualità, tanto che nel 1489 ne sposò la figlia Bianca Giovanna e finché visse a Milano tenne in castello una corte propria e, sempre negli stessi anni, gli venne donato il castello di Mirabello.
Galeazzo seppe con la propria affabilità e il proprio naturale fascino guadagnarsi il favore della nuova duchessa, divenendo il suo più fedele servitore in perpetuo. Non di rado d'altronde Ludovico lo incaricava d'intrattenere la giovane moglie e di accompagnarla nelle allegre scampagnate come pure in faccende di maggiore importanza, quale la missione diplomatica di Beatrice a Venezia.

A prova degli strettissimi rapporti esistenti fra i tre, si consideri che Beatrice e Ludovico erano soliti consumare i pasti con la sola compagnia del genero Galeazzo, almeno quando questi si trovava a Milano e non impegnato a dirigere gli eserciti per conto del suocero.
Anche Baldassare Castiglione nel suo libro il Cortegiano cita Galeazzo Sanseverino quale esempio di perfetto nobiluomo, e pure si racconta che a lui Michelangelo si sia ispirato quando scolpì il suo famoso David.

Negli ultimi anni di Leonardo passati ad Amboise, Galeazzo Sanseverino fu ancora vicino al vecchio amico con il quale divise piacevoli ricordi del tempo milanese.
Al servizio del Re Francesco I di Francia, Galeazzo fece tutte le campagne nelle guerre italiane dal 1509 fino alla sua morte mentre difendeva la vita di re Francesco I nella battaglia di Pavia nel 1525, il suo corpo fu portato dalla sua gente alla Certosa di Pavia e li seppellito, la sua tomba non fu mai ritrovata. Re Francesco I ancora prigioniero alla Certosa pianse il caro amico che mai dimenticherà, in seguito mai nessun Italiano ricoprirá la carica di Grand Ecuyer del Re.

Galeazzo Sanseverino, colui che incantò le corti europee, fu tra i migliori amici di Leonardo e modello ispiratore di Michelangelo.
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