Prima Cinta: Il Convento Francescano - Ambiente Angioino
All’estremo sud della Prima cinta è ubicato un ulteriore ambiente absidato con volte ogivali ascrivibili al periodo angioino. L’ambiente per la presenza di una Torre Campanaria, identifica verosimilmente una cappella. Questa con le annesse emergenze ruderali, potrebbe corrispondere al Convento di S. Francesco , la cui prima documentazione risale all’anno 1356.
Nel 1358 Tommaso III di Sanseverino autorizzò la costruzione di una sede Francescana all’interno delle mura del Castello. Tale richiesta era stata precedentemente avanzata nel 1356 direttamente al Papa Innocenzo VI, come si evince dai registri vaticani. L’ iniziativa fu portata avanti dal Francescano Padre Antonio di Villa Regia e dal Vescovo di Alife, entrambi oriundi delle terre dei Sanseverino.
La chiesa ha il presbiterio soprelevato, con un’aula quadrata bordata da un lato dal costone roccioso a precipizio con le mura di cinta a cui si lega, dall' altro verso la plebana, posta su di un terrazzo soprelevato rispetto ad essa.
Forse uno degli ingressi doveva essere laterale, da dove vi accedeva il popolo o eventualmente i religiosi. Attorno doveva esserci l'abitato monastico, raccolto verso est come indicano resti e lacerti murari. La chiesa potrebbe avere due fasi ,di cui la seconda di fine XIII secolo, come suggeriscono gli elementi architettonici superstiti. Poco rimane della struttura in fase di restauro, ma dai resti dell' abside, del campanile e soprattutto dai due splendidi archi gotici che si affacciano a strapiombo sulla valle , se ne intuisce l'antichità e la bellezza che suggestiona ancora oggi, nonostante rudere.
Dell’ambiente, affacciato sulla valle, esiste un disegno di Boudier sottotitolato “ L’Appennin vu du chateaux de Mercato S. Severino. La riproduzione di fine Ottocento è riportata ne l’Italie inconnue di E. Bertaux e G. Yver a corredo di una suggestiva descrizione del castello.