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Area Palaziale : Chiesa di Santa Maria a Castello

Area Palaziale : Chiesa di Santa Maria a Castello

Gli ultimi scavi ci restituiscono un’immagine completa della Chiesa di Santa Maria a Castello, meglio conosciuta come la Cappella Palatina. Le prime notizie della Chiesa risalgono al 5 settembre del 1252, quando Papa Innocenzo IV delegò l’arcivescovo di Salerno e l’Abate di Cava a conferire l’amministrazione del culto della cappella al Canonico di Capua e Cappellano Pontificio Andrea de Ducenta.
La Chiesa è stata oggetto di varie fasi costruttive, che hanno previsto un rifacimento dell’aula superiore con un ispessimento delle murature perimetrali. Oggi si presenta ad unica navata di 7 metri per 14, la cui abside ancora eretta ne testimonia la severa austerità. Tracce di affreschi sono ancora visibili sulle pareti laterali e la loro presenza manifestano un decoro della cappella sobrio ed essenziale fatto di fregi geometrici ad adornare affreschi di cui pochi frammenti sono stati recuperati nello sgombero dei detriti presenti nell’ambiente, dovuti ai crolli avuti nei secoli.
In fondo alla chiesa è presente un accesso ad altri ambienti, presumibilmente vani ecclesiastici o altri spazi del castello, mentre sul lato opposto una scala introduce nella cripta sottostante.
L’ambiente presenta intatto l’impianto architettonico originale, contraddistinto da archi ogivali a fasce di tufo grigio che identificano tre nicchie sulla parete sinistra e due sulla destra che, probabilmente, accoglievano i sarcofagi delle spoglie dei nobili. L’abside, in fondo all’unica navata, si presenta intatta nella sua forma. All’ingresso della cripta un accesso ricolmo di detriti denuncia la presenza di altri ambienti ancora da scavare.
Fra Reginaldo, biografo di San Tommaso d’Aquino, nei suoi resoconti ci dona la testimonianza dell’ultima delle tre estasi del dottore della chiesa avvenuta all’interno della cappella palatina ove il Santo si recava in preghiera nel periodo in cui soggiornò, ospite della sorella Teodora. Ed è proprio in questa cappella che le reliquie dello Zio Santificato furono conservate dalla Famiglia Sanseverino fino al 1317 per poi essere spostate nella Chiesa di San Domenico a Salerno, dove oggi sono conservate anche le spoglie di Teodora.
Visitare oggi la Cappella Palatina e la Cripta sottostante ci regala un impatto emotivo unico, rappresentando gli ambienti una testimonianza concreta della magnificenza della Famiglia e della storia che essi rappresentano, giunta inalterata fino ai giorni nostri.

Chiesa Santa Maria accesso alla Cripta
Veduta della Cripta
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