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Evento
22/01/2023
Di Castello in Castello: Alla ricerca della Reggia Perduta
Alla morte di Giovanni Sanseverino avvenuta nel 1444 il potente feudo passò nelle mani del secondogenito Roberto I, che succedette al fratello Luigi prematuramente scomparso. Roberto I, divenuto nel 1463 Principe di Salerno ritenne strategico spostare la sua corte a Napoli e dispose la costruzione del suo Palazzo a Novello da San Lucano che nel 1470 ultimò l’edificazione della magnifica residenza di cui, nonostante la riconversione del palazzo in chiesa dei Gesuiti nel 1584, ancora oggi rimane intatta l’originale facciata a bugne.
Ma se è vero che dopo aver donato il loro Palazzo di Mercato ai Domenicani la potente Famiglia identificò a Napoli la propria sede di rappresentanza presso la Corte Reale, è altrettanto certo che anche a Salerno i Sanseverino ebbero la loro residenza.
La reggia salernitana dovette ospitare prima Roberto e poi suo Figlio Antonello, ed ancora Roberto II che assunse Bernardo Tasso (padre del ben più illustre Torquato Tasso) ad Istruire suo Figlio Ferrante alle arti della Cultura e della Scienza.
Ma dove è questa affascinante e misteriosa residenza? Alcuni storici la attribuiscono al Palazzo Fruscione che austero si affaccia sull’antica Reggia Longobarda di Arechi II a San Pietro a Corte.
Qualcuno identifica la presunta dimora nei Palazzi Vescovili ed annesso Tempio di Pomona ed altri stimati studiosi la localizzano presso S. Maria de Lama.
Ma dove era realmente questa misteriosa Reggia che dovrebbe avere ospitato la Famiglia per quasi un secolo? (1463 ? – 1551)
Anche in questo caso, come in altre ambiti della lunga vita di questa affascinante famiglia, la storia è ancora tutta da scrivere!!
Ed allora unisciti a noi, perché il 22 gennaio andremo proprio nella città Capoluogo alla ricerca della Reggia perduta.
info e prenotazioni 351 815 9034


Chi Siamo

UNIVERSITAS SANCTI SEVERINI
Il castello di Mercato S. Severino si erge maestoso dalla sua collina evidenziando, con la sua imponenza, la sua storica presenza sull’intero territorio. Tale immagine è ben più di un edulcorato esercizio letterale, ma rappresenta l’effettivo rapporto sensoriale del castello con la valle. La sua posizione e le sue vaste dimensioni catturano l’occhio e l’attenzione, destano interesse e stimolano la curiosità. Sensazioni queste, che non vanno circoscritte soltanto agli abitanti delle nostre zone: lo dimostra la visuale chiara ed esauriente del complesso che si ha dal tratto autostradale, una delle principali arterie di traffico del centro-sud. E volendo tenere in considerazione anche le testimonianze a voce che ognuno di noi nella vita sociale ha raccolto, sul tavolo troviamo tutti i presupposti per iniziare a delineare una visione futura del nostro castello.
Acquisito ai beni comunali verso la fine degli anni’90, il castello non è mai stato oggetto di una attività di fruizione turistica organizzata e, soprattutto, adeguata all’interesse che suscita. Nel corso degli anni, si sono susseguite varie e sporadiche iniziative in tale direzione, che non sono mai sfociate in una struttura definita e funzionale a degli obiettivi di lungo periodo
L’associazione per il “Parco Archeologico del castello dei Sanseverino”, denominata UNIVERSITAS SANCTI SEVERINI (dal nome in latino dell’antico feudo), viene istituita per la valorizzazione, a fini turistici, del patrimonio archeologico, architettonico e storico-artistico di Mercato S. Severino. Coniugare al meglio le ragioni della conservazione, della valorizzazione turistica e della gestione “imprenditoriale” è l’obiettivo della associazione, nella consapevolezza che i beni culturali possano essere una straordinaria opportunità per lo sviluppo di Mercato S. Severino e una risorsa in grado di arricchire il patrimonio dei beni culturali del nostro paese.
Photo Gallery

Area Palaziale - Panoramica lato nord

Prima Cinta - Piazza d'Armi

Prima Cinta - Porta d'accesso lato nord

Prima Cinta - Piazza d'Armi - Particolare Torrette